Salve a tutti! Oggi vi propongo la recensione di… “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway. C’è chi lo definisce un capolavoro, e chi ne ha un’opinione meno positiva. E voi, cosa ne pensate di “Il vecchio e il mare”?
Titolo: Il vecchio e il mare
Autore: Ernest Hemingway
Genere: Narrativa
Breve Trama
“Dopo ottantaquattro giorni durante i quali il vecchio non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago trova la forza di riprendere il mare: questa nuova battuta di pesca rinnova il suo apprendistato di pescatore e sigilla la sua simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta.
Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. E soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita.”
-Sinossi tratta dal retro-copertina dell’edizione Oscar di Mondadori–
Recensione
Avevo sentito molto parlare di questo libro prima di leggerlo io stessa, e da quel che sentivo dire, la bravura di Hemingway ancora una volta faceva colpo sul lettore. Ma purtroppo non sono d’accordo e devo classificarlo tra i libri che poco mi sono piaciuti.
Sebbene il romanzo non sia molto esteso (meno di 100 pagine) l’ho trovato pesante da leggere. Il racconto è molto semplice, e forse proprio per questo non l’ho trovato particolarmente avvincente né interessante. Credo che questo romanzo possa essere più adatto a qualcuno appassionato di un’attività come la pesca, che di sicuro lo troverebbe affascinante. Ma per chi come me, non se ne intende e non ne comprende il piacere, posso giudicarlo solamente per il suo aspetto moralistico.
“Si, ce la farai, disse a se stesso. Ce la farai sempre.”
Di sicuro “Il vecchio e il mare” insegna a non arrendersi mai, neanche nelle situazioni più difficili o quando ci si trova in apparenza senza via d’uscita. Santiago è l’emblema della caparbia e del coraggio, un pescatore tenace e instancabile, ed un grande esempio per tutti coloro che a volte stentano a credere in se stessi.