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La trilogia dei colori – Maxence Fermine

La trilogia dei colori – Maxence Fermine

Titolo: La trilogia dei colori: Neve; Il violino nero; L’apicoltore.

Autore: Maxence Fermine

Genere: Narrativa, romantico


Breve Trama

Tre racconti raccolti in un unico volume:

Neve

Neve racconta del giovane Yuko, il cui sogno è quello di diventare un poeta e perfezionarsi nell’arte dell’haiku. Il ragazzo viaggia dal nord al sud del giappone per ricevere gli insegnamenti del maestro Soseki.

Durante il viaggio si ritroverà davanti ad una scena tanto bella quanto triste, una giovane donna congelata nel ghiaccio tra due montagne a strapiombo. Giunto al cospetto del maestro, scoprirà la verità che si cela dietro quella misteriosa tragedia.

Il violino nero

Johannes, è un vero e proprio genio musicale sin da quando era un bambino. Si arruola nell’Armata d’Italia napoleonica ma viene ferito durante un combattimento. A soccorrerlo ed ospitarlo ci sarà il liutaio Erasmus, ex allievo degli Stradivari e possessore di un violino nero dalle qualità magiche.

L’apicoltore

Aurelien è un apicoltore francese, dopo aver perso la fonte del suo guadagno si avventura in Africa, alla ricerca dell’oro e di una donna dalla pelle dorata che aveva visto in sogno. Quando tornerà, si renderà conto che il tesoro che tanto bramava era sempre stato davanti ai suoi occhi.

Recensione

Questi tre racconti si legano perfettamente l’uno all’altro, è vero, sono ambientati in luoghi molto diversi, i protagonisti sono diversi, ma allo stesso tempo c’è qualcosa che li unisce tutti. 

Ognuno di loro sembra essere alla ricerca di qualcosa che in apparenza sembrerebbero il successo, che sia musicale, poetico o economico. Ma tutti, alla fine, trovano il loro tesoro in qualcosa di completamente diverso: l’amore. “La trilogia dei colori” non è un romanzo sdolcinato, ma nel suo piccolo è intensamente romantico.

Si legge in modo molto veloce e scorrevole, soprattutto grazie alla tecnica narrativa dell’autore che utilizza una sintassi semplice e lineare, raggruppata in capitoli molto brevi, anche di solamente poche righe. 

Non avevo mai letto un romanzo scritto in questo modo ma mi è piaciuto molto. Riesce a trasmettere tutte le emozioni necessarie e fondamentali alla creazione della trama con una narrazione relativamente breve. E’ stato a più tratti commovente, è un romanzo estremamente poetico ma al contempo leggero. Di sicuro leggerò qualcos’altro di Maxence Fermine in futuro!