A place for booklovers

Ragione e sentimento – Jane Austen

Ragione e sentimento – Jane Austen

Ragione e sentimento” è il primo dei romanzi di Jane Austen, ormai una pietra miliare della letteratura inglese di inizio ‘800, un’autrice immancabile in tutte le librerie del mondo. I suoi romanzi sono una finestra su un secolo che ci sembra così lontano e allo stesso tempo, nell’avvicendarsi di amori e malinconie delle sue protagoniste, così vicino e familiare.

Titolo: Ragione e sentimento

Autore: Jane Austen

Genere: Narrativa, romantico, storico


Breve Trama

Le tre sorelle Elinor, Marianne e Margaret Dashwood perdono improvvisamente il padre, ritrovandosi di conseguenza in una situazione finanziaria limitante. Si trasferiscono in un cottage in campagna con la madre, dove trascorreranno la maggior parte delle giornate con i propri vicini, amici e parenti nella lussureggiante campagna inglese. Lì faranno molte nuove conoscenze, alcune delle quali saranno determinanti e avranno un ruolo fondamentale nel loro futuro.

Recensione

Pubblicato nel 1811 in tre volumi con il titolo originale di “Sense and sensibility“, è il primo dei romanzi della celebre autrice inglese di inizio ‘800.

Se si ama Jane Austen non si possono non amare tutti i suoi romanzi, distinti dal suo stile unico e dallo stampo che solo lei riusciva a dare ai suoi racconti. “Ragione e sentimento” ci presenta vicende alternate in cui le due protagoniste, le sorelle Elinor e Marianne, hanno un ruolo similmente centrale ma due caratteri totalmente differenti. Se Elinor incarna la ragione (sense), con il suo contegno, la capacità di tenere a bada le emozioni anche nei momenti più toccanti, di formulare pensieri razionali e cercare una spiegazione logica e che tenga conto di tutte le varianti in gioco, sua sorella è totalmente all’opposto. Marianne, che rappresenta il sentimento (sensibility), non riesce a non vivere tutte le sue emozioni nel pieno della loro essenza, fino ad esserne travolta, fino a non riconoscere la sofferenza in chi non la esprime allo stesso modo.

Come in tutti i romanzi dell’autrice gli intrighi non possono di certo mancare. Equivoci complessi, causati principalmente dalla mancanza di cautela dei personaggi, dalle dicerie che si diffondono in città, dai racconti contrastanti di amici e parenti, dominano la scena nella seconda metà del romanzo.

Sebbene dall’avvio più lento e con molte scene (in questa fase) “di riempimento”, il testo si legge con facilità, nonostante i colpi di scena e le complicazioni, ed è molto piacevole e scorrevole. Alla fine del racconto ci si rende conto di come la maturazione personale e l’esperienza delle cose possa portare ad esiti mai pensati prima, se non addirittura ripudiati; inoltre, nelle vicende conclusive, troviamo l’esempio di avvenimenti a cui è impossibile trovare una spiegazione razionale, né, forse, regioni emotive.