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Klara e il sole – Kazuo Ishiguro

Klara e il sole – Kazuo Ishiguro

Titolo: Klara e il sole

Autore: Kazuo Ishiguro

Genere: Distopico, Fantascienza


Breve Trama

Klara è un AA, Amico Artificiale, dotata di spiccate qualità osservative. Quando è il vetrina le piace guardare le persone che passano in strada, ciò che fanno, come si sentono, quello che dicono. Ma la cosa migliore di stare in vetrina è la quantità di luce che riesce ad assorbire.

Il sole è la fonte di energia primaria di Klara, ama osservarne i raggi, ed immergersi in essi. Come ogni altro AA Klara è destinata ad un bambino, nel suo caso sarà la giovane Josie a sceglierla e portarla a casa con sé. Josie è una ragazzina delicata, spesso sta male e toccherà a Klara prendersi cura di lei e tenerla sotto controllo.

Recensione

Kazuo Ishiguro è uno scrittore britannico, di origine giapponese, vincitore del premio Nobel per la letteratura del 2017. Il premio gli sarebbe stato conferito “perché, nei suoi romanzi di grande forza emotiva, ha svelato l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”. 

Klara e il sole rientra perfettamente in questa descrizione. La protagonista non è un essere umano, ma un robot, una persona costituita da pezzi di metallo, valvole e ingranaggi. Ma ciò che Klara assorbe e percepisce dagli umani sono le emozioni più varie e complesse, difficili da spiegare eppure così facilmente trasmesse in questo romanzo.

Ci viene presentata la storia di un AA speciale, un po’ più degli altri, che stringe amicizia con la piccola Josie, una ragazzina fragile, ma tenace. Ciò che più ho amato di questo libro è proprio questo: la semplicità. Essendo narrato in prima persona dalla protagonista, Klara, il testo non può che presentarsi che con gli occhi di chi tenta di approcciarsi al mondo per la prima volta.

La vita oltre la vetrina del negozio non è sempre allegra come aveva immaginato, ma è vita, e a lei va bene così. Klara accetta il suo destino come solo chi lo comprende sa fare, forse è proprio il senso della vita il significato di questo romanzo. Ma alla fine, un senso non c’è.

L’unica cosa che credo di non aver apprezzato molto, o forse capito, sono alcuni aspetti del racconto. Ad esempio quando la visuale della protagonista cambia, i riquadri si frazionano e diversi oggetti ne occupano diversi spazi. Ho avuto difficoltà ad immaginare questo tipo di scenario, ma forse era questo l’obiettivo dell’autore, e la cosa non mi ha infastidita più di tanto.

Tu credi al cuore umano? Non intendo semplicemente l’organo, ovvio. Parlo in senso poetico. Il cuore umano. Tu credi che esista? Qualcosa che rende ciascuno di noi unico e straordinario?

Da Klara e il sole, Kazuo Ishiguro

Percorriamo il corso dell’esistenza dei personaggi principali, li vediamo cambiare, ne emergono sfumature nuove, come quelle del cielo al tramonto, e la protagonista racconta tutto con una tranquillità incredibile. Ci troviamo di fronte ad un personaggio capace di affrontare con freddezza anche le situazioni più spaventose, o almeno, questo è ciò che ci si aspetta da lei, venera il sole come se fosse una divinità e a lui deve tutto. Ma sebbene Klara non sia viva, ella vive ogni momento con tutta sé stessa, forse anche più di molti esseri umani. 

Consiglierei a tutti di leggere questo romanzo almeno una volta nella vita, anche se il distopico non è il vostro genere, perché in questo romanzo l’ambientazione è solo questo: uno sfondo.